Un tipico dolce natalizio della tradizione gastronomica pugliese sono le Cartellate!
Le Cartellate, carteddàte in dialetto locale, sono il fiore all'occhiello dei dolci pugliesi!
Questi dolci si preparano tradizionalmente in occasione del Natale e delle feste invernali in genere.
Sono una preparazione molto antica le cui origini non sono del tutto chiare e, anzi, sarebbero da ricercare molto lontano.
Nella tradizione cristiana rappresenterebbero l’aureola o le fasce che avvolsero il Bambin Gesù; mentre altre ipotesi storiche parlano di una specialità arrivata nella nostra terra dall’antico Egitto dove veniva preparato per i faraoni; l’etimologia del termine cartellata viene dal greco kartallos che significa approssimativamente cesto.
Ma.. cosa sono le Cartellate?
Sono dei dolci friabili e croccanti, fatti da sfoglie di pasta dentellata arrotolate formando simbolicamente una corona o rosa.
Ci sono molti modi di assaporare le cartellate, ma il più tipico è sicuramente intrisi nel vin cotto, un condimento ottenuto dalla cottura del mosto delle uve pugliesi Negroamaro e Malvasia, oppure dai fichi. Ma tra le varianti molto diffuse e apprezzate, non si possono non ricordare quelle che prevedono miele, mandorle, codette di zucchero, cioccolato…!
Gli ingredienti di cui avete bisogno sono semplici e di facile reperibilità, e seppur ci vuole un pò di tempo per la preparazione…posso dire che il risultato finale sarà davvero un successo!
Vi lascio la ricetta!
N.B: Se desiderate la versione SENZA GLUTINE, cliccate qui per la ricetta!
CONSERVAZIONE:
Potete conservare le Cartellate crude per circa una settimana.
Se invece le avete già cotte e decorate, si conservano per diversi giorni coperte da pellicola per alimenti.
INGREDIENTI
- 1 kg di farina 00;
- 200 ml vino bianco secco;
- 200 ml di olio extravergine d'oliva;
- olio di semi per friggere;
- q.b. di vincotto per guarnire (o miele).
PREPARAZIONE
- Il primo passo da fare è quello di riscaldare l'olio d'oliva che ci servirà per l'impasto.
- Perciò accendiamo il nostro fornello e, in un pentolino, scaldiamo dolcemente l'olio a fiamma molto bassa, in modo che non raggiunga una temperatura troppo alta.
Dopodichè, in un altro pentolino, riscaldiamo un pochino anche il vino. Poi spegniamo. - A questo punto prendiamo la nostra ciotola con dentro la farina setacciata e versiamola su una spianatoia.
- Facciamo un foro al centro ed iniziamo a versare l'olio e gradualmente il vino…e impastiamo!
- Lavoriamo con le mani fino a ottenere un panetto morbido, liscio e omogeneo.
Poi copriamolo con un canovaccio e lasciamolo riposare per 30 minuti a temperatura ambiente. - Trascorso il tempo di riposo, prendiamo il nostro impasto e suddividiamolo in pezzi. Prepareremo così delle sfoglie spesse 2-3 millimetri con una macchina tirapasta o con il matterello. Io ho utilizzato il mattarello.
- A questo punto, ritagliate con una rotella tagliapasta dentellata dei rettangoli da cui ricavare strisce di 3 cm di larghezza e di 20-30 cm di lunghezza.
- Ora è il momento del punto più delicato, quello che presenta maggiori difficoltà, ma basta imparare la tecnica e poi sarà semplice riprodurre tutte le cartellate.
- Prendiamo ogni striscia e pizzichiamo i due lembi dei lati lunghi in modo da sigillare con le dita come se voleste ripiegare a metà nel senso della larghezza.
Non richiudete tutta la striscia, ma pizzicate a intervalli regolari: devono formarsi delle piccole conchette che sono tra di loro distanti 4 cm circa. - Una volta creato questo nastro pizzicato di tanto in tanto, arrotoliamo le strisce a spirale in modo da ottenere una forma a rosa.
- Una volta formate, adagiamo le nostre cartellate su una rete o su di una spianatoia per farle asciugare: saranno sufficienti 5-6 ore ma, se potete, meglio tutta la notte.
- È il momento di friggere le cartellate:
In una padella scaldiamo abbondante olio di semi. - Immergiamo le cartellate poco per volta in olio ben caldo…
I tempi di frittura variano a seconda del tipo di olio usato e dallo spessore effettivo delle cartellate… di norma, le cartellate sono pronte quando risultano dorate e croccanti. - Man mano che sono pronte, scoliamole e mettiamole in una ciotola con fogli di carta da cucina così da far assorbire l'olio in eccesso. Facciamole poi raffreddare.
- A questo punto dedichiamoci al tocco finale, ovvero di decorare le cartellate col vincotto.
- Per prima cosa riscaldiamo in un tegame il vincotto per renderlo meno denso e intingere le cartellate che devono essere ben ricoperte e impregnate dal composto.
- Io ho utilizzato il vincotto d'uva (un condimento ottenuto dalla cottura del mosto delle uve pugliesi Negroamaro e Malvasia) ma a gusti è possibile sostituirlo con il vincotto di fichi.
- Una volta pronte, adagiamole su un piatto da portata.