Uno dei prodotti tipici dell’antica tradizione culinaria salentina sono i Turcinieddhri!
I Turcinieddhri sono degli involtini di interiora di agnello (fegato, polmone, cuore, polmoni e milza) avvolti in parti di rete (omento) e arrotolati con budellino di agnello, della dimensione di circa 2-3 cm di diametro e di circa 8-12 cm di lunghezza.

Sono diffusi anche in Molise e Basilicata e i nomi più comuni sono: turcinieddi (Brindisi), nghiemeridde (Bari e provincia), marretti (Ostuni), o ‘mboti (Gallipoli)… senza contare le numerosissime variazioni locali!
I termini derivano tutti dal latino “glomu, glomeris” da cui l’antico “gnomerru” (gnòmmuru in Marittimese) cioè gomitolo, mentre “turcinello”, così chiamato nella zona di Foggia, deriva dal verbo “torcere”, da cui anche turcinieddhri (Lecce) e Turcinieddi (Brindisi) che significa “piccolo attorcigliamento”.
In qualsiasi modo li si voglia denominare, questi deliziosi involtini di interiora variamente strette all’interno del budello di capretti o di agnelli e arricchiti con foglie intere di prezzemolo, rappresentano uno dei piatti forti della cucina regionale pugliese!
