Una ricetta classica della cucina pugliese: I Lampascioni fritti!
I Lampascioni fritti sono una specialità della mia terra.
Amari e dolci allo stesso tempo.
Chi non li conosce ha un pò di timore ad assaggiarli, ma una volta provati non si dimenticano più!
Sono dei bulbi dalle sembianze di una cipolla che sono noti pure con il nome di “cipolla canina" o “cipollaccia turchina".
Questo bulbo ha una dimensione che varia dai 4 ai 6 centimetri di diametro ed a differenza di una tradizionale cipolla necessita di maggiore tempo per la maturazione: si parla, addirittura, di 4-5 anni e generalmente lo si può raccogliere tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, facendo molta attenzione a non danneggiarlo durante la sua presa.
In Puglia sono una vera specialità e vi sono diversi modi per prepararli: alla griglia, al forno, in agro, con le uova, dorati e fritti, alla brace, sott’aceto, in salamoia e trifolati.
Quella che segue è una ricetta meno nota, ricercata e prelibata preparata dai pastori della Murgia nei giorni di festa: I Lampascioni fritti (senza pastella).
Semplici e veloci da preparare…diventano di un croccante incredibile!
Vi lascio la ricetta!
INGREDIENTI
- 600 gr lampascioni;
- olio per frittura;
- q.b sale;
- q.b pepe.
PREPARAZIONE
- La pulizia dei lampascioni richiede attenzione e pazienza.
Si comincia smuovendo il terriccio (di solito presente) e si pelano i bulbi, privandoli della pelle esteriore.
- Si mettono in ammollo in acqua fredda per qualche ora. E' consigliabile cambiare spesso l'acqua per cercare di eliminare l'amaro dei lampascioni.
- Asciugateli e, con un coltellino affilato, praticate in ognuno una profonda incisione a croce che dovrà arrivare fino a metà bulbo.
- Immergeteli quindi in abbondante olio bollente lasciando durante la cottura che si schiudano quasi a formare una rosa.
- Scolateli per bene su fogli assorbenti.
- Serviteli caldi cosparsi con poco sale e pepe.